Trama del film Women talking - il diritto di scegliere
Un gruppo di donne si trova in una colonia religiosa mennonita in Bolivia, in un posto isolato e sperduto. Conciliare la loro fede con la triste realtà è difficile e richiede impegno quotidiano, perché nella stessa colonia invece gli uomini compiono senza scrupoli stupri e aggressioni sessuali nei confronti di tutte loro.
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La cosa curiosa di questo film è che sembra ambientato in un passato abbastanza remoto, invece nei momenti successivi si scopre che siamo nel 2010. Quindi un'epoca attuale in cui questa comunità rurale vive isolata, con una forte connotazione patriarcale che costringe le donne a rimanere ad uno stato di semialfabetismo e vittime di abusi sessuali. Il film è quasi interamente ambientato in un fienile dove un gruppo di donne si riunisce scegliendo come agire e cosa fare dopo l'ennesimo abuso. L'impostazione è molto teatrale, basato su dialoghi dove vengono portate argomentazioni e contro argomentazioni su come agire: lasciare tutto come prima, restare e combattere oppure andarsene. Certamente qualche aspetto appare un po' inverosimile. Infatti le donne nei loro ragionamenti sono tutto tranne che delle semianalfabete, tuttavia è altrettanto ovvio il simbolismo della Polley nel descrivere ancora la condizione attuale della donna, specie in contesti dove domina il patriarcato. Aldilà dei suoi difetti e di un'impostazione statica il cast di attrici è superbo ed il lavoro collettivo di prim'ordine.